RISTORANTE BURGERLICH, AMBURGO, GERMANIA

Quali sono le sfide, al Burgerlich?
Al Burgerlich facciamo tutto da soli, con ingredienti freschi della regione. Alla gente piace, e infatti all'ora di pranzo serviamo sicuramente 200 pasti in 150 minuti. In altre parole, uno ogni 45 secondi. Perciò i lavori in cucina devono essere perfettamente coordinati –  dall'ordinazione alla tecnologia di lavaggio fino allo smaltimento dei rifiuti alimentari.

Come siete arrivati al BioMaster®, il sistema per lo smaltimento dei rifiuti organici?
Normalmente si utilizzano contenitori per i rifiuti che vengono stoccati a parte in locali ventilati e refrigerati. Può capitare che i bidoni siano troppo pieni e finiscano per cadere. Un disastro.
Quindi per me è una questione di igiene, ma anche di calcolo, perché dopo circa 4 anni inizio persino a guadagnarci. Quindi i costi di investimento si sono ammortizzati. Grazie ai metri quadri risparmiati e allo smaltimento pulito.

Cosa ti piace in particolare di questo sistema di smaltimento dei rifiuti organici?
Personalmente lo considero il modo più pulito per smaltire i rifiuti organici. Tutti i ristoratori dovrebbero avere una macchina di questo tipo. Anche solo per motivi di igiene. Basta gettare tutti i rifiuti della cucina e i rifiuti alimentari nel BioMaster® e premere il pulsante – fatto. I rifiuti vengono trasformati in biomassa e convogliati attraverso un sistema chiuso fino a un serbatoio che può trovarsi anche lontano dal ristorante. Nel nostro caso, nella cantina dell'edificio a fianco. Qui i rifiuti sono stoccati
senza occupare spazio inutilmente, senza odori molesti né parassiti, e senza necessità di una refrigerazione. Inoltre abbiamo integrato anche il separatore di grassi. Quando il serbatoio è pieno, il contenuto viene aspirato e riutilizzato in un impianto di biogas per produrre energia sostenibile. Ecco perché secondo me non si può fare altrimenti.